In questi giorni le nostre città sono letteralmente tappezzate dalla nuova campagna pubblicitaria della linea maschile del noto marchio Intimissimi (tradizionalmente più orientato a una clientela femminile, come tutti i produttori di intimo, anzi come tutti i produttori di abbigliamento di qualsiasi genere!). La cosa che colpisce è che in questi cartelloni pubblicitari, anziché trovare l’immagine di un uomo come ci si potrebbe aspettare, c’è invece una modella mozzafiato che indossa dei boxer e una canottiera maschile. Personalmente, al di là dell’apprezzamento estetico per la modella, ritengo che sia un’idea geniale: un uomo non è interessato a sapere come sta quel particolare tipo di mutande a un altro uomo (peraltro di solito l’effetto su una persona comune è leggermente diverso!), mentre il richiamo visivo di una bellissima donna mezza nuda è irresistibile. Allora pensavo alla situazione opposta: t’immagini la pubblicità di un intimo femminile con un uomo che indossa degli slip di pizzo e un reggiseno?!? No, direi proprio di no.
Non molto tempo fa le femministe bruciavano i reggiseni nelle piazze inseguendo l’idea di una insensata parità, ma è ovvio ormai che non c’è e non ci potrà mai essere uguagluanza tra i sessi perché uomini e donne sono strutturalmente e biologicamente diversi. Non può esserci uguaglianza perché i meccanismi mentali (e sessuali) di un uomo e di una donna, siano essi innati o stratificati da millenni di vita sociale, funzionano in modo differente; non può esserci uguaglianza perché nella nostra specie la riproduzione e la cura dei figli nei primi mesi di vita sono totalmente a carico della donna; non può esserci uguaglianza perché veniamo da una storia di disparità, di maschilismo e spesso per cercare di riequilibrare il rapporto tra i sessi finiamo per creare solo confusione.
Forse dovremmo solo accettare la nostra diversità e cercare di instaurare un rapporto di convivenza collaborativo, che rispetti le esigenze di entrambi i sessi e della collettività nel suo insieme. E scoprire che, in fondo, proprio in questa diversità si nasconde la segreta alchimia che scatena l’attrazione tra un uomo e una donna. Insomma, se c’è da cucinare o persino stirare io non mi tiro certo indietro, ma per favore, vi prego: risparmiatemi il triste spettacolo di un uomo in lingerie!