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A volte le bottiglie con i messaggi si arenano su qualche spiaggia

A volte le bottiglie con i messaggi si arenano su qualche spiaggia

E’ trascorso giusto un anno da quando, non sapendo cosa fare con un dominio ricevuto in regalo (eh sì, un tempo si faceva una cravatta o un dopobarba, nel XXI secolo si regalano nomi a dominio!), ho cominciato a scrivere questo blog. Il dominio sta per scadere e il volume di traffico prodotto dal mio sito (per parlare in termini di business) non è tale da giustificare il rinnovo del nome a dominio.

Eppure devo dire che avere un blog è una cosa che mi piace, affidare alla Rete un messaggio con i miei pensieri, le mie riflessioni, tutte quelle cose che sono troppo impegnative o troppo noiose da dire mentre si beve una birra con gli amici in un locale rumoroso. I miei biglietti da infilare nelle bottiglie virtuali dei miei post. E chissà che il mare di Internet non li faccia approdare su qualche spiaggia. Che qualcuno passando ne sia incuriosito.

Per i miei pochi e sporadici lettori, segnalo quindi che da oggi potete ritrovare le inutili ciance del vostro affezionatissimo Timido Ubriaco all’indirizzo https://iltimido.wordpress.com (purtroppo iltimidoubriaco era già stato preso! Pazienza, ci vorrà meno a digitarlo!!). Ne approfitto per ringraziare tutti quelli che hanno dato una sbirciata ai miei post in questo anno che è appena trascorso e gli inossidabili che, di tanto in tanto, li hanno persino commentati.

La cover dell'album di Gazzè "Una Musica Può Fare" che contiene il brano "Il Timido Ubriaco"

La cover dell'album di Gazzè "Una Musica Può Fare" che contiene il brano "Il Timido Ubriaco"

Il nome di questo blog, Il Timido Ubriaco, rimanda ovviamente all’omonima canzone di Max Gazzè, che racconta appunto i tormenti di un uomo timido, che non riesce a dichiarare il proprio amore ad una donna già sposata, ma che, spinto dall’ebbrezza data da un “lungo e familiar bicchier di vino”, può solo dedicarle i versi di una canzone, con la tenue speranza che possano avere su di lei l’effetto di quella rosa che lui non ha il coraggio di donarle.

E’ una canzone che ho sempre trovato molto interessante, sia dal punto di vista musicale e metrico (lo schema delle rime è fantastico!), sia perché mi sono un po’ riconosciuto nella figura di quest’uomo timido, silenzioso, che nasconde dentro di sé un mondo di pensieri, sentimenti ed emozioni, ma che, proprio per il suo carattere, spesso si riduce a guardare la vita dal di fuori anziché parteciparvi, oppure affida il proprio mondo interiore a una canzone, a una poesia, a una lettera, a un diario.

Ecco, questo sarà il mio diario online per i prossimi mesi, nel quale appunterò quei pensieri, quelle riflessioni che un timido elabora nei suoi lunghi silenzi ma che spesso tiene per sé, soprattutto per la radicata convizione che, in fondo, non possano interessare proprio a nessuno.