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“C’è qualcosa nella fine dell’estate non so bene che cos’è / E non riesco a respirare”
(Baustelle, Il Vangelo di Giovanni)

 

Il doodle dedicato al primo giorno d'autunno

Il doodle dedicato al primo giorno d’autunno

Anche senza l’immancabile doodle non avremmo potuto dimenticare che oggi è il primo giorno d’autunno. Ce lo avrebbe ricordato l’aria leggera, cristallina, l’arancione del sole che scende troppo presto, i suoi raggi netti, precisi, che ci attraversano come frecce cariche di malinconia. Ce lo avrebbe detto quella sensazione di qualcosa che si conclude, di un altro anno che è passato, il ricordo consolante e spaventoso della nostra mancata immortalità.

Alle spalle ci restano i ricordi dell’estate: la sua luce e il suo calore ci avvolgono ancora mentre il crepuscolo intorno ci annuncia la nuova stagione, con i suoi cambiamenti, le sue incognite, le sue speranze e la remota promessa di una primavera ancora lontana.

E allora stasera, per combattere questo senso della fine, ho voluto far rinascere il blog così a lungo rimasto silenzioso, per ricordarmi che ogni epilogo racchiude in sé un nuovo inizio, che la vita è in continua trasformazione e che, nonostante tutto, sono ancora qui, ancora una volta a guardare l’orizzonte, con il cuore trepidante ad aspettare l’alba di domani.

 

Quella che il bruco chiama fine del mondo, il resto del mondo la chiama farfalla (Lao Tzu)

Quella che il bruco chiama fine del mondo, il resto del mondo la chiama farfalla (Lao Tzu)

La vita è cambiamento. E ho sempre trovato inutile e stupido lo sforzo di quelli che cercano di congelarla, di perpetrare all’infinito una stagione, una condizione, un modo di vivere, sperando di poter dare alla vita l’immobilità della morte.

A volte il cambiamento è sotterraneo, quotidiano, impercettibile e riesci ad accorgertene solo ad anni di distanza: una ruga nell’angolo degli occhi, tua figlia che oggi è un po’ più grande, un po’ diversa da ieri, la tua città che lentamente, edificio dopo edificio, negozio dopo negozio, silenziosamente cambia aspetto.

Altre volte il cambiamento è improvviso, evidente, e un capitolo della tua vita si conclude, e pensi che con tutti i ricordi belli e brutti che contiene ha comunque contribuito a farti diventare la persona che sei.
Bisogna sapersi adattare, sopravvivere come ogni volta, come di fronte ad ogni altro cambiamento già vissuto. Ma, mentre ci sforziamo di tenerci sempre al passo con la vita, mentre corriamo per non perdere nemmeno una battuta, un battito del proprio cuore, concedete almeno a chi come me ha un temperamento malinconico e anche un po’ melodrammatico di rivolgere a quei ricordi, a quei giorni ormai lontani il proprio personalissimo e struggente addio.