Un'immagine che sintetizza bene la solitudine e il clima arido del deserto di Atacama
Esiste un luogo sulla Terra che ha almeno due invidiabili peculiarità: un clima asciutto, o meglio decisamente arido (la piovosità media è di 0,08 mm all’anno), e una densità abitativa tendente a zero. Si tratta del deserto di Atacama, una solitaria distesa di terra situata nel Cile settentrionale.
Certo, va detto che il luogo non sembra particolarmente ospitale e che dover percorrere centinaia di chilometri per compare una scatoletta di tonno potrebbe essere un po’ scomodo (figuriamoci se poi quando si arriva a casa ci si accorge di non avere un apriscatole!), ma dopo un’intensa domenica di shopping per le umide vie del centro cittadino, vi assicuro che l’immagine del deserto di Atacama vi apparirà improvvisamente invitante e quasi paradisiaca!
In questi weekend prenatalizi la smania dello shopping assale anche la più mite delle vecchine che, incurante del freddo e dell’umidità, si lancia a capofitto per le strade, facendosi largo tra la folla a forza di spintoni. In un clima del genere ogni più piccola azione diventa un’impresa titanica: non dico recarsi in un centro commerciale (un’esperienza che, in questi giorni, va ben oltre le mie capacità di sopportazione), ma anche semplicemente fare due passi in centro diventa impossibile.
Pensi di parcheggiare la macchina in quella stradina sperduta di cui conoscete l’esistenza solo tu e un monaco eremita del monte Athos? Macché, già ci trovi almeno due auto ferme, in attesa che si liberi un posto. Vuoi prendere un tè in un anonimo bar nascosto in un vicolo buio? Dentro a malapena si riesce ad entrare per quanta gente ha avuto la tua stessa idea. Alla ricerca di un po’ di sollievo entri dal ferramenta (pensando: “Sarà vuoto: del resto, mica si regalano lucchetti a Natale”)? Eh no: anche lì incredibilmente troverai qualcuno!
Ecco, una giornata di questo tipo mi porta a riflettere su molte cose. Innanzitutto, mentre la folla mi spintona per la via, mi domando: ma dove sono tutte queste persone il resto della settimana? Sì, lavorano, va bene, ma non basta: sono veramente TANTE persone: se vai in un qualsiasi centro commerciale il parcheggio è pieno, all’Ikea nemmeno a pensarci, il centro città è inavvicinabile, anche solamente il numero di automobili che si vede in giro è enorme.
Questo mi porta a una seconda riflessione: siamo troppi in questo Paese, la situazione sta diventando insostenibile. Per dimostrarlo ho anche elaborato un esperimento, che chiunque può ripetere comodamente nella propria città: entrate in un qualsiasi supermercato di sabato (non è necessario farlo in questi giorni di delirio consumistico, va bene in un periodo qualunque dell’anno); ovviamente in quel giorno il negozio sarà abbastanza affollato (se così non fosse, fatemi sapere dove abitate, perché mi ci trasferisco immediatamente!).
Il deserto di Atacama: un'immensa distesa di pace e solitudine
Ora, piazzatevi con il vostro bravo carrello davanti a uno scaffale a vostra scelta e cominciate a contare. Non importa se vi siete messi davanti ai pannolini per macachi, alle merendine al gusto di cavolo nero o alle boccette di veleno di pesce palla, potete stare sicuri che entro un minuto ci sarà qualcuno che avrà bisogno esattamente di quell’assurdo oggetto davanti al quale vi trovate e che vi costringerà a spostarvi, facendovi inesorabilmente trascinare via dall’impetuosa corrente di persone e carrelli che riempie il supermercato.
Che pace ci dev’essere nel deserto di Atacama!