Archivio per la categoria ‘Viva la vida’

Modello del Tempio della Concordia di Agrigento

Modello del Tempio della Concordia di Agrigento

Erano anni che un’applicazione non mi catturava in modo così intenso e totalizzante: ho scoperto (un po’ in ritardo, mi dicono) SketchUp, un interessantissimo programma per produrre modelli grafici tridimensionali, fino a qualche mese fa di proprietà di Google e ora acquistato dalla Trimble Navigation.

Veduta d'insieme di Palazzo Vecchio

Veduta d’insieme di Palazzo Vecchio

È un settore che mi ha sempre affascinato: ricreare in maniera virtuale i più grandi capolavori dell’architettura, ricostruire gli antichi monumenti in tutto il loro splendore originario, riprodurre un elemento reale nella perfezione dello spazio virtuale. Ma sono stato sempre scoraggiato dalla difficoltà di utilizzo dei software professionali, con i quali, nei miei rarissimi tentativi, non sono riuscito a ottenere alcun risultato.

Il bello di SketchUp è che invece è semplicissimo da usare e in poco tempo si possono costruire anche strutture abbastanza complesse. E – cosa non del tutto secondaria – è distributo gratuitamente. Non riesco veramente a capire come mai un così bel progetto sia pubblicizzato tanto poco.

Da quando l’ho scoperto, mi capita di trascorrerci intere serate. Mia moglie, passandomi accanto mentre sono intento a creare una colonna, una volta a crociera o un arco a sesto acuto, lancia uno sguardo obliquo allo schermo del computer. Non dice niente, con il tempo entrambi abbiamo imparato che è meglio fermarsi sulla soglia quando ci si imbatte in sfaccettature incomprensibili del carattere dell’altro. Io però non resisto e la stuzzico un po’: “Guarda cosa sono riuscito a fare! Non è incredibile?”. “Mmm…boh”, risponde lei cauta, “ma a che serve?”… Ah, la meravigliosa pragmaticità delle donne!

Dettaglio della Torre di Arnolfo

Dettaglio della Torre di Arnolfo

Mi viene in mente che Aristotele sosteneva che le attività più elevate, quelle che ci distinguono dagli animali, sono quelle che non hanno alcuna utilità pratica. Ma d’altro canto lo studio della filosofia rientra in questa stessa categoria e difatti sapere questa cosa, in pratica, non mi è di alcuna utilità! Ma in fondo non c’è bisogno di scomodare il grande pensatore: per me è solo un hobby, la mia personale versione del modellismo. Trascorro del tempo libero a costruire dettagliatissimi modelli architettonici. E senza bisogno di comprare la colla. E per di più, non sporco il pavimento di segatura e – cosa ancora più importante – non riempio la casa di orrendi e inutili oggetti che raccolgono la polvere sopra qualche scaffale. Tutto considerato, direi che probabilmente mia moglie dovrebbe apprezzare SketchUp ancora più di me!

Il povero Atlante Farnese non può liberarsi del suo fardello nemmeno per un attimo!

Il povero Atlante Farnese non può liberarsi del suo fardello nemmeno per un attimo!

Il giornale radio mi sveglia raccontandomi storie di barconi naufragati, di profughi, di polemiche tra Italia e Francia; in strada i quotidiani del mattino mi inseguono dalle civette delle edicole e dalle pagine dei free-press con le immagini dell’ennesima forte scossa in Giappone; su Internet, le testate online mi avviliscono con le infinite deludenti sceneggiate della politica nostrana; a fine giornata mi attende il telegiornale, come una finestra sul mondo che condisce la mia cena con immagini amare di sofferenza.

Oggi però comincia il weekend e, una volta tanto, le previsioni danno tempo splendido (in barba alla Nuvola dell’impiegato), anzi affermano che sarà un vero e proprio anticipo d’estate, come ripetono da giorni i vari giornali radio, free-press, testate online, telegiornali (ovviamente con toni allarmistici: non ci sono più le mezze stagioni, le temperature sono superiori alle medie stagionali, l’effetto serra e il buco dell’ozono pendono sulle nostre teste come spade di Damocle). Al bel tempo, che mi mette comunque e sempre di buon umore, aggiungete che ci saranno aperture gratuite di musei e giardini per la Settimana della Cultura, che inizia proprio questo sabato.

E allora per due giorni voglio spegnere tutto, televisione, radio, computer, voglio scrollarmi di dosso il peso del mondo e godermi questo splendido sole, la piccola gioia di sentire il calore sulla pelle, il gusto di un gelato, di una passeggiata con la propria famiglia. Per un paio di giorni sarò forse un uomo peggiore, sicuramente più egoista, ma ogni tanto è necessario staccare la spina, dimenticare i problemi del mondo, magari cercando di convincersi che l’armonia di questa bellissima primavera si possa estendere all’intero pianeta e a tutti i suoi abitanti.

Atlante è momentaneamente assente, sarà di ritorno lunedì mattina.

Oggi si affitta anche il Natale...

Oggi si affitta anche il Natale...

Sin dagli anni ’30 del secolo scorso, quando la Coca Cola Company ha praticamente inventato la figura di Babbo Natale così come lo conosciamo oggi, il Natale è sempre stato un business per tutti i commercianti. E’ inutile fingere di stupirci o mostrarci indignati quando i negozi mettono le decorazioni natalizie fin dalla fine di ottobre oppure quando vediamo i centri commerciali presi d’assalto nel mese di dicembre. “C’è la crisi e poi negozi e ristoranti sono sempre pieni”, “Ormai il Natale è solo una festa commerciale”, “Tanto poi la metà dei regali si butta via, sono tutte cose inutili” (ovviamente queste cose le diciamo sempre mentre siamo a nostra volta in giro a comprare regali di Natale!).

Sembra che oggigiorno tutto si possa comprare, anche lo spirito natalizio, ormai persino il sentimento religioso (l’altro giorno, giuro, ho letto la seguente frase: “Potete comprare Gesù Bambino cliccando qui”!). Eppure, adesso che siamo alle porte della festa, ora che il rush è finito, che i regali sono stati impacchettati e le vivande sono già in dispensa, possiamo finalmente goderci il Natale e mettere da parte tutte queste noiose considerazioni sociologiche.

Perché in fondo il Natale è questo: ritrovarsi con i propri familiari accanto al caminetto, godersi l’effetto cromatico dei pacchetti variopinti sotto l’albero (no, non importa cosa ci sia dentro…), il sapore lontano di una festa che ci fa tornare un po’ alla nostra infanzia e che, se lo vogliamo, ci restituisce la capacità di emozionarci per le piccole cose, l’odore della resina e le luci intermittenti, il racconto di un bambino che nasce, come una fiaba che abbiamo ascoltato tante volte ma che vogliamo sentire di nuovo, e poi ancora i mille ricordi, struggenti, che non si possono comprare.

Buon Natale

Buon Natale a tutti

Un Natale un po’ kitsch, forse, come in una pubblicità della Coca Cola. Ma per un giorno all’anno chi se ne frega di essere sempre originali, sempre attenti a quello che si dice o che si pensa. E’ a chi non riesce a godersi questa festa, soprattutto, che voglio dedicare i miei migliori auguri.

Buon Natale a tutti.

Panorama della città dal Piazzale Michelangelo

Panorama della città dal Piazzale Michelangelo

Piazza Sant'Ambrogio sotto la nevicata

Piazza Sant'Ambrogio sotto la nevicata

Dopo questo venerdì 17 per i fiorentini sarà difficile pensare che questa data non sia associata a qualche evento catastrofico. Ne hanno parlato tutti i telegiornali: alle ore 13 la neve ha cominciato a scendere su Firenze con un’inaspettata intensità e nel giro di poche ore ha formato uno strato sempre più alto sulle strade, sulle auto, sugli edifici, sugli alberi, paralizzando completamente la città. Le strade si sono trasformate in un unico, gigantesco serpentone immobile che ha ingoiato le automobili, gli spazzaneve e i mezzi di soccorso: la gente abbandonava le auto e proseguiva a piedi, in uno scenario a dir poco apocalittico. E non è certo andata meglio a chi sperava di spostarsi in aereo o in treno: sia l’aeroporto che la stazione di Santa Maria Novella sono stati chiusi al traffico.

Piazza Santissima Annunziata

Piazza Santissima Annunziata

Nel centro della città si respirava un clima surreale: le strade silenziose, vuote, ricoperte da un manto bianco, l’unico rumore che si udiva era quello dei passi nella neve e, raramente, il suono felpato delle ruote della bicicletta di qualche temerario che cercava di sfidare il turbine di fiocchi candidi.

Ponte Vecchio

Ponte Vecchio

Ma mentre camminavo affondando fino ai polpacci nel soffice manto bianco, non pensavo alla scocciatura di doversi spostare a piedi, non pensavo ai ritardi, alle difficoltà cui si può andare incontro quando si è bloccati dalla neve a pochi giorni dal Natale, con gli ultimi regali ancora da comprare, no. Come se fossi tornato bambino, non ho nemmeno aperto l’ombrello, lasciando che i fiocchi leggeri mi si posassero addosso abbondanti, quasi correvo per l’emozione, raccoglievo la neve per la strada, scattavo foto, sorridevo incurante delle mani gelate e dei piedi bagnati.

La cupola del Duomo imbiancata

La cupola del Duomo imbiancata

La neve rende sempre tutto così bello, con il suo candore copre tutte le brutture che spesso ci circondano: la situazione d’emergenza ha fatto dimenticare a tutti i mille problemi quotidiani per concentrarsi sull’evento straordinario, sulle necessità immediate e naturali. E poi vedere Firenze imbiancata è uno spettacolo così insolito che, nonostante tutti i problemi, per le strade incontravo gente elettrizzata, che rideva emozionata, nelle piazze, finalmente sgombre dalle auto, i bambini facevano pupazzi o si lanciavano palle di neve, felici.